Il disturbo dissociativo d’identitá: studiamolo attraverso le 24 personalità di “Split”

Il disturbo dissociativo dell’identità è un particolare tipo di disturbo dissociativo nel DSM.

Ma quali sono le caratteristiche distintive?

In quali contesti si manifesta?

Vediamo insieme il disturbo dissociativo di personalità comprendendo origini e sintomatologia.

Il disturbo dissociativo della personalità: cause e diagnosi

Il DDP è legato all’interazione con uno stress intenso, traumi o nutrizione inadeguata durante l’infanzia oltre a un’innata capacità di dissociare i ricordi o esperienze vissute.

Un’alta percentuale di pazienti affetti da DDI segnalano aver subito abusi durante l’infanzia.

Uno stress estremo può integrare le esperienze vissute per formare un’unica identità coerente.

La diagnosi richiede almeno due personalità che prendano costantemente il controllo del comportamento dell’individuo con una perdita di memoria, andando oltre la solita dimenticanza.

Il soggetto presenta due o più identità e vuoti di memoria rispetto a eventi quotidiani, importanti informazioni personali ed eventi traumatici o stressanti, così come numerosi altri sintomi, tra cui depressione e ansia.

Il dati dicono che circa l’1,5% delle persone ha sofferto di questo disturbo in un determinato anno almeno una volta nella vita.

Si può presentare in due forme distinte

Nella forma di possessione, le diverse identità presenti nel soggetto si manifestano come agenti esterni che ne hanno assunto il controllo.

Questo agente esterno può essere descritto come un essere soprannaturale o uno spirito (spesso un demone o un dio, che può chiedere punizioni per azioni passate) ma talvolta è un’altra persona (spesso una persona deceduta, talvolta in modo drammatico).

In molte culture, tali stati di possessione sono normali stati della cultura o della religione locale e non sono considerati patologici.

Diversamente, nel disturbo dissociativo dell’identità l’alternanza delle identità non è voluta e produce considerevole sofferenza e deficit, insorgendo in occasioni e luoghi inopportuni per la condizione sociale, culturale e/o religiosa del soggetto.

Le forme di non possessione tendono a essere meno evidenti agli altri.

Il soggetto può avvertire un’improvvisa alterazione del proprio senso di sé, oppure sentirsi come se fosse un osservatore esterno di ciò che dice, delle proprie emozioni e azioni, invece che il protagonista.

Il disturbo dissociativo dell’identità: un esempio nel cinema

In Split il protagonista possiede 24 personalità.

È tratto da una storia vera e le uniche cose che non corrispondono agli eventi sono evidentemente comprensibili allo spettatore.

La trama ruota intorno al rapimento di Claire (Haley Lu Richardson), Marcia (Jessica Sula) e Casey (Anya Taylor Joy), tre ragazze che vengono rapite e tenute prigioniere dal protagonista, che è sotto il dominio della sua personalità di nome Dennis.

Durante il film le 24 personalità comandano il protagonista e tutta la trama gira intorno a questo.

Consiglio caldamente per la minuzia dei dettagli e per l’ottima regia.

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