Vi è mai capitato di sentirvi stranamente tristi dopo aver avuto un orgasmo? Potrebbe trattarsi di depressione post-coitale.
La depressione post-coitale, o disforia post-coitale, è un disturbo piuttosto diffuso e molto antico, tanto da poterne trovare tracce persino nei documenti di Galeno. Questa sindrome può colpire sia l’uomo che la donna, ma anche altre specie animali.
Cos’è la disforia post-coitale?
Si tratta di una sensazione molto sottile e complessa che non tutti provano; una fugace disperazione che alle volte accompagna anche gli orgasmi meno intensi. Chi la conosce la chiama semplicemente “depressione post-coito” (PCT), ma tale malinconia provata dopo il rapporto sessuale in realtà è un fenomeno studiato e documentato, che risale addirittura ai tempi dei romani.
Infatti, intorno al 150 d.C. il noto medico Galeno scrisse: “Dopo l’orgasmo, tutti gli animali tranne i galli e le donne sono tristi” cogliendo perfettamente il problema, ignorando però la possibilità di entrambi i sessi di averlo e le differenze individuali.
Spesso ci si confonde con la sindrome della malattia post orgasmica (POIS), una condizione molto rara che può avere moltissime cause, da una carenza di progesterone a una ipersensibilità allo sperma. Questa sindrome può manifestarsi attraverso diversi sintomi tra cui apatia, prurito agli occhi e tristezza, sintomi che possono durare fino a vari giorni dopo l’orgasmo.
Per quanto riguarda la depressione post-coito, è una sensazione che varia da persona a persona, con diversi gradi di intensità e con diverse manifestazioni. In alcuni casi si presenta con un semplice senso di abbattimento generale provato per pochi secondi, mentre in altri viene lamentato un fastidio abbastanza duraturo, che arriva addirittura alle due o tre ore.
Dal punto di vista patologico, questo disturbo viene chiamato Disforia Post-coitale (PCD). La sindrome genera, in chi ne soffre, un’irresistibile tristezza dopo l’orgasmo e invade lo stato d’animo delle persone provocando pianto e irritabilità, degenerando i rapporti e la vita sessuale delle coppie. Lo studente Joel Maczkowiack e il professor Robert Schweitzer della School of Psychology and Counseling della QUT sono andati alla ricerca dei sintomi e delle conseguenze di questa sindrome nel mondo maschile, immerso in una sub-cultura che lo vuole sempre concentrato in un esito positivo dell’esperienza sessuale e poco sui sentimenti.
Secondo il professor Schweitzer, i risultati indicano che l’esperienza del sesso maschile potrebbe essere molto più varia e complessa di quanto si pensasse in precedenza. Questo studio può aprire strade future a terapie cliniche e psicologiche più complete, oltre ad una conoscenza più ampia della tavolozza dei colori di sentimenti maschili che disegnano l’esperienza sessuale. “Le prime tre fasi del ciclo di risposta sessuale umano, come eccitazione e orgasmo, sono state al centro della maggior parte della ricerca fino ad oggi”, ha detto il professor Schweitzer, ma “L’esperienza della fase di risoluzione rimane un po’ un mistero ed è quindi poco conosciuta.” Gli psicologi danno anche delle soluzioni alla disforia post coitale sia maschile e che femminile. “Ad esempio, è stato stabilito che le coppie che si impegnano a parlare, baciarsi e coccolare dopo l’attività sessuale riportano una maggiore soddisfazione sessuale e relazionale, dimostrando che la fase di risoluzione è importante per il legame e l’intimità”.
Perché ci sentiamo tristi e malinconici dopo l’orgasmo?
Ma qual è la causa di tutto ciò? Si tratta forse di una questione evolutiva o biologica? Perché proviamo un innato senso di tristezza travolgente proprio quando dovremmo sentirci euforici, felici e soddisfatti?
Sia Aristotele, che Nietzsche che il filosofo olandese Baruch Spinoza pensavano che questa fenomeno avesse a che fare, almeno in parte, con il dispendio di “energia vitale”. Il problema è che non sono solo gli uomini a soffrire di depressione post-coito.
Freud ha analizzato in modo approfondito la natura del desiderio sessuale umano. Ha affermato che desideriamo così tanto fare sesso perché il sesso è ben più che una necessità biologica da soddisfare. Piuttosto, credeva che il sesso fosse l’esperienza più vicina al superamento dell’isolamento intrinseco all’esistenza umana—tramite l’essere letteralmente dentro un’altra persona.
Per cui, alla fine del rapporto, non si può che realizzare che—nonostante tutti i baci e tutti i crampi alle gambe—siamo fondamentalmente sempre soli.
Secondo lo psichiatra londinese Anthony Stone, questa momentanea tristezza—almeno per quanto riguarda gli uomini—potrebbe essere causata dalla percezione di una perdita di scopo.
“Quando i pazienti vengono da me per parlare di sesso, io penso subito al potere. Durante il sesso, gli uomini sono all’apice della loro potenza. Basti pensare alle strategie di seduzione, che consistono in pratica nel fare la ruota come dei pavoni. Dopo il sesso, capita che gli uomini si sentano impotenti, privi di forze; hanno, seppur temporaneamente, perso la capacità di fecondare. In certi casi, tale perdita può portare alla depressione o al desiderio di morire—sentono di aver perso ciò che li rende uomini.”
Nel 2009, lo psichiatra americano Richard Friedman ha cercato una spiegazione biologica per la depressione post-coito. Voleva dimostrare che tale fenomeno fosse, in certi casi, dipendente dall’attività dell’amigdala—la parte del cervello che gestisce l’ansia e la paura. Durante il sesso, l’amigdala fa diminuire il nostro senso di ansia e di paura. Perciò, la depressione post-coito potrebbe essere spiegata in base al ritorno in funzione a livello normale dell’amigdala.
Considerando questo fatto, si potrebbe paragonare questo senso di tristezza di breve durata a come ci si sente il giorno dopo che si è presa una pastiglia di troppo, solo su una scala più piccola. Quel che va su poi ritorna giù.
L’esperimento del dott. Friedman ed i rimedi per tale sindrome
Per verificare la sua ipotesi, il dott. Friedman ha condotto un esperimento. Ad alcuni volontari sono stati somministrati degli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI), degli psicofarmaci usati nel trattamento della depressione. Nel caso di questi farmaci, il loro effetto antidepressivo compare solo dopo un certo periodo di assunzione continua, mentre gli effetti collaterali fisici compaiono quasi subito. Uno di questi è la diminuzione del desiderio sessuale. Si è osservato, come immaginato dal dott. Friedman, che la diminuzione del piacere fisico durante il rapporto sessuale era collegata a una diminuzione del senso di tristezza dopo l’atto.
Anche questa volta, come in tutti i casi di disturbi psicologici, la via migliore da intraprendere è quella di un consulto psicologico o, in casi estremi, psichiatrico.
Il dott. Dušan Potkonjak, specialista di psichiatria presso il Goodmayes Hospital di Londra, è intervenuto dal punto di vista medico del disturbo: “La storia clinica dei pazienti non è mai a compartimenti stagni,” mi ha detto. “Io prenderei in esame tutta la storia dei compartenti sessuali del paziente e delle sue relazioni. La nostra capacità di entrare in intimità con un’altra persona potrebbe essere influenzata in modo negativo da prime esperienze umilianti o da casi di rifiuto, con dinamiche simili a quelle del condizionamento pavloviano.”
Ciò non significa che le persone che soffrono di depressione post-coito debbano aver avuto per forza delle brutte esperienze sentimentali. “Ogni essere umano è diverso dagli altri e viene influenzato in modo diverso dalle influenze e dalle relazioni,” ha aggiunto il dott. Potkonjak. “E questo vale per tutti i tipi di relazioni che intratteniamo con altre persone. Ogni volta che ci rapportiamo a una persona ci rapportiamo anche al nostro ricordo di relazioni precedenti, e questo fatto ogni tanto può complicare le cose.”
Dunque, le cause della depressione post-coito sono sfuggenti e, per forza di cose, soggettive. Potrebbe essere un problema biochimico per alcuni e psicologico per altri. Oppure ancora potrebbe essere semplicemente dovuta a una relazione finita male.
Perciò, se dopo aver avuto un orgasmo vi ritrovate ad essere tristi, non spaventatevi, salvo casi rari, fate semplicemente parte del novero piuttosto vasto—che comprende anche personalità come Spinoza e Freud—delle persone che si sentono depresse dopo aver fatto sesso.