Le malattie che colpiscono questi curiosi animali sono numerose e di diversa natura, ecco quindi quali sono le più diffuse e problematiche.
In questa magnifica pellicola, il protagonista si trova inserito in un programma obbligatorio da parte della città dove vive in cui deve trovare la propria anima gemella in 45 giorni e, nel caso dovesse dovesse fallire, verrà trasformato in un animale a sua scelta, in questo caso un’aragosta. Il protagonista spiega questa sua singolare scelta dicendo che le aragoste vivono a lungo e che, da sempre, ama il mare. Partendo quindi da questo crostaceo, tratteremo in questo articolo alcune delle malattie più gravi di questi animali non solo dal punto di vista dei danni fisici, ma anche dal punto di vista economico.
PESTE DEL GAMBERO
Questa malattia sostenuta da Aphanomyces astaci, risulta essere una delle più devastanti malattie in grado di colpire i gamberi d’acqua dolce. Il patogeno risulta essere inoltre estremamente virulento ed è in grado di provocare mortalità del 100% nelle specie autoctone europee, tant’è che risulta essere infatti la causa della scomparsa di questi animali in numerose aree geografiche. La diffusione del patogeno si verifica in particolare durante le movimentazioni di gamberi infetti o con la movimentazione di materiali infetti come ad esempio reti o altri strumenti. Nelle fasi iniziali, il primo tessuto che viene infestato è la cuticola esoscheletrica, in particolare quella della zona dell’addome. Nelle specie europee, che risultano essere più suscettibili, A. astaci tende a penetrare la lamina basale sotto lo strato epidermico per poi diffondere nel connettivo sottostante e, infine, a tutti gli altri organi. Gli animali colpiti presentano anomalie comportamentali come atassia, perdita dell’equilibrio e paralisi, mentre a livello macroscopico si possono osservare lesioni e perdita delle appendici.
ENTEROCYTOZOONOSI
L’agente coinvolto in questa malattia è un microsporidio estremamente diffuso in Asia ed in altre parti del mondo che, per la gambericoltura, risulta essere una grave minaccia in quanto è in grado di provocare marcati ritardi dell’accrescimento negli animali colpiti. La problematica di questa malattia non è quindi la mortalità ma il fatto che limita l’accrescimento compromettendo quindi la vendita degli animali. L’enterocytozoonosi (EHP) è ormai endemica in tutta la Cina, Malesia, Thailandia, Indonesia e Vietnam e, probabilmente può essere ritrovata in ogni paese che abbia importato mangimi provenienti dalla Cina e dalle zone in cui l’EHP è endemico. Per quanto concerne i segni di malattia, non ne esistono di specificatamente correlabili alla EHP, pertanto l’infezione può essere sospettata solamente riscontrando una crescita ritardata, per poi eseguire analisi microscopiche e molecolare per confermarla. Per la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia, risulta essere molto utile lo screening dei riproduttori, i costi risultano però essere estremamente elevati nel momento in cui bisognerebbe eseguire le analisi su ogni singolo animale. Bisogna ricordare inoltre che le infezioni da microsporidi negli animali acquatici non riconoscono trattamenti farmacologici efficaci.
MALATTIA DELLA PORCELLANA
Questa malattia è sostenuta da Thelohania contejeani, un microsporidio in grado di colpire i gamberi di fiume determinando gravi perdite. L’infezione provoca la produzione di un numero elevatissimo di spore che conferiscono ai muscoli della zona addominale dell’ospite un aspetto opaco e lattiginoso, quando invece un muscolo sano dovrebbe apparire lucido e grigiastro. Nel momento in cui l’infezione è agli stadi avanzati, il gambero parassitato appare lento e perde il riflesso caudale di fuga (nel momento in cui quindi viene toccato, l’animale non scappa e rimane fisso nel punto in cui si trova). Anche se raramente si riscontrano mortalità di massa, T. contejeani può causare notevoli mortalità sia nelle popolazioni naturali che allevate e, inoltre, può anche essere presente in una popolazione senza danno apparente, manifestandosi solamente nel momento in cui subentrano condizioni ambientali sfavorevoli.