Avere fortuna? Possiamo imparare come fare da Yes Man

Quando dobbiamo affrontare una prova importante o dobbiamo prendere una decisione che potrebbe influenzare il nostro futuro, siamo spesso portati a sperare che la fortuna stia dalla nostra parte. Riti scaramantici e portafortuna ci aiutano a pensare di essere più fortunati, ma la verità è che dipende tutto da noi.

Rituali, talismani e porta fortuna

Superstizioni o no, tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo sperato in un colpo di fortuna. Ma come molti sanno la fortuna è per sua stessa natura incontrollabile. Allora perché mettiamo in atto rituali scaramantici o ci affidiamo ad un portafortuna? La risposta ha ben poco a che fare con la nostra capacità di controllare gli eventi ed è piuttosto legata alla psicologia.
Indossare sempre la stessa t-shirt ad un esame, fare colazione in modo diverso dal solito, percorrere una strada preferendola ad un’altra prima di andare al lavoro dopo che il capo ha chiesto un colloquio con noi, sono tutti riti scaramantici. Il potere di questi rituali o dei portafortuna è ben lontano dall’essere magico!

Quando compiamo un’azione precisa con lo scopo di appropriarci di un po’ di fortuna o nascondiamo nella borsa un oggetto che pensiamo possa avere le stesso potere, non facciamo altro che aumentare la nostra autostima. Invece della fortuna, acquisiamo fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità; questo ci fa crede che (qualora le cose vadano “per il verso giusto”) siamo stati fortunati.

Yes Man” è la conferma che la fortuna è incontrollabile?

“Yes Man” è un film del 2008 che racconta la storia travagliata di Carl Allen. Quando conosciamo il protagonista è un uomo distrutto: dopo solo sei mesi di matrimonio sua moglie chiede il divorzio e Carl cade in un baratro fatto di solitudine, depressione e infelicità. Un giorno s’imbatte casualmente in un vecchio amico che gli racconta di aver partecipato ad un seminario che gli ha cambiato la vita con una sola parola: “Sì”. Accompagnato dall’amico, il protagonista partecipa a questo convegno ed inizia ad applicare l’unica regola da seguire per far funzionare la propria vita: dire sempre di sì. Da quel momento in poi Carl acquisisce fiducia in sé stesso, fa nuove esperienze e riscopre l’amore. Tutto gira per il verso giusto fino a quando la ragazza di cui è innamorato scopre del convegno e si convince che la loro storia non è altro che una coincidenza e che Carl non è davvero innamorato di lei. “Che cosa centra “Yes Man” con la fortuna?” vi chiederete.

Fortuna
Jim Carrey interpreta Carl Allen nel fil “Yes Man

Lo spaccato di vita che ci viene presentato è una grande giostra che porta il protagonista ad essere sfortunato e poi fortunato, per poi riportarlo in auge e farlo scendere di nuovo. Perché questo succede? La psicologia dice che è tutta una questione di attitudine mentale.

Per essere fortunati basta essere sicuri di sé

Sì, è tutto molto semplice. In apertura abbiamo parlato dei riti scaramantici e dei portafortuna e del fatto che non sono amplificatori di fortuna, ma che semplicemente ci danno sicurezza. La fortuna altro non è che una questione di autostima! Prima che Carl Allen inizi il suo percorso da yes man si vede come un fallito da tutti i punti di vista. Il convegno non fa altro che dargli un modo alternativo di vivere la sua vita. Quando percepisce che può gestire gli eventi e riprendere il mano la sua esistenza non è un uomo diverso perché pervaso dalla fortuna, ma semplicemente un individuo che ha riacquistato la sua autostima. Perché allora torna ad essere sfortunato? Semplicemente perché ricade nel circolo vizioso che lo vede come un perdente.
Questo significa che tutti possiamo essere fortunati con la giusta attitudine nell’affrontare le cose.

Fortuna
Si può essere fortunati se si vive la vita con positività

Richard Wiseman ha evidenziato grazie alle sue ricerche che le persone che si definiscono fortunate sono generalmente più aperte alle nuove esperienze. Trovarsi difronte ad un campionario vasto di possibili esperienze aumenta la probabilità che si verifichino (casualmente) eventi a nostro favore. Inoltre chi intraprende nuove strade è di solito più positivo ed ottimista: non costruisce grandi aspettative ed è preparato all’eventualità che i suoi piani possano non andare come previsto.

Insomma: la fortuna (come la sfortuna) non esiste. Tutto dipende dal modo in cui affrontiamo gli eventi che la vita ci presenta. Se pensate di essere sfortunati forse dovete solo cambiare modo di pensare per avere finalmente un po’ di fortuna.

Valentina Brina

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