Cosa hai sognato stanotte? 6 cose che non sapevi sui sogni e la loro storia

Sogni o incubi, non importa: cosa pervade il tuo mondo onirico? Che funzione ha? Scopriamo la storia dei sogni e le ragioni per cui li facciamo con 6 semplici curiosità.

Tutti sogniamo, ma solo i più fortunati ricordano i propri sogni. Che siano storie avventurose o incubi terribili, qualcosa avviene sempre nella nostra mente mentre dormiamo. Il mistero di scoprire cosa si cela dietro ogni immaginario onirico ci spinge a cercare di capire cosa i sogni rappresentino per noi. Qui troverete 6 modi in cui i sogni sono stati compresi nel corso della storia, fino ad arrivare alle risposte che le neuroscienze al giorno d’oggi ci forniscono in merito.

1. Interpretazioni del messaggio di Dio

Nella Bibbia, i sogni sono messaggi inviati da Dio agli uomini. Solo chi è in grado di decifrarli, arriva a conoscere la verità inviata dal Signore. Nonostante ciò, l’interpretazione dei sogni è un’arte complicata. Richiede capacità di distinguere tra sogni che hanno un valore e sogni privi di significato, di decifrare il messaggio contenuto e di svelare il destinatario del sogno. Nonostante ciò, in alcuni casi, gli esiti appaiono dettati dalla realtà storica in cui i personaggi sono immersi. Per esempio, quando il Faraone sogna sette vacche grasse seguite da sette vacche magre, Giuseppe lo interpreta come il segno di una carestia dopo un periodo di prosperità. Per quanto la mossa abbia un significato religioso, non fa altro che enunciare un fatto ovvio: sperperare tutte le loro risorse condurrà gli Egiziani alla povertà!

2. Sogni e irrazionalità

Nel ‘700, i sogni da potenziali rivelatori di verità nascoste diventano motivo di seria preoccupazione. Nel secolo della ragione, i sogni sembrano non essere altro che ingannatori. Cartesio, ad esempio, sostiene che i sogni sono una forma di irrazionalità altamente pericolosa. Infatti, non si palesano nelle proprie spoglie come irrazionali, ma pretendono di essere vissuti come una copia della realtà. Nessun sogno viene percepito come tale. Quando sogniamo, abbiamo la percezione di star vivendo qualcosa di vero, autentico. Ci rendiamo conto dell’inganno solo quando apriamo gli occhi, quando la veglia ci fa percepire il distacco. Per questo non dovremmo, secondo Cartesio, fidarci dei sogni: perché loro si camuffano e ci imbrogliano con la loro forma.

3. Sonno e morte

Ma quale funzione hanno esattamente i sogni? Le risposte possono essere innumerevoli, ma quella di Kant è di sicuro tra le più originali. Per il filosofo, i sogni servono solo a tenerci vivi. Il sonno è, difatti, l’esperienza più vicina alla morte che possiamo sperimentare. La morte potrebbe coglierci se il nostro cervello si mettesse a riposare insieme al nostro corpo. I sogni assumono, allora, una funzione prettamente biologica: quella di tenerci in vita, di mettere in moto il nostro cervello anche mentre dormiamo. Questa spiegazione toglie un po’ di magia, ma aggiunge un po’ di realismo: Kant è il primo a spiegare la funzione dei sogni, andando oltre la loro interpretazione.

4. Freud e la psicoanalisi

Nel 1900 viene pubblicato L’interpretazione dei sogni, testo centrale della psicoanalisi, caposaldo della letteratura freudiana e sempreverde nei dibattiti sui sogni. Il ruolo dei sogni va per Freud ben oltre le funzioni fisiologiche elencate da Kant, ma ha radici ben più profonde, che si annidano nella necessità di esprimere l’inconscio. Durante la vita quotidiana, noi reprimiamo i nostri desideri più profondi, generalmente di natura sessuale. Questi ci riappaiono e vengono processati nei sogni. Cenerentola non aveva poi tanto torto quando cantava “i sogni son desideri, di felicità”. Per il filosofo viennese, i sogni sono espressione del nostro inconscio, di ciò che reprimiamo per poter sopravvivere alla nostra vita in società.

5. Esperimenti e neuroscienze

Immagina dormire per tutta la notte in un macchinario che produce fotogrammi del tuo cervello al solo scopo di utilizzarli per indagare i tuoi sogni. Inquietante vero? Immagina proprio tutto: il laboratorio, lo scienziato, lo scanner, la cabina strettissima in cui dormire un sonno tanto profondo da produrre sogni. Sembra fantascienza, ma è così che le neuroscienze indagano i sogni al giorno d’oggi. Questionari, diari segreti o bruschi risvegli per raccontare i propri sogni sono insufficienti ad indagare cosa avviene nel proprio cervello durane il sonno, perché si ricorda sempre solo una parte minima di tutto ciò che si è sognato. Così gli esperti sono costretti a ricorrere a queste tecniche, nel tentativo di verificare cosa accade in prima persona. Se l’imbarazzo fosse troppo, pensate allo scienziato che deve osservarvi dormire per 8 ore!

6. Carica emotiva

Secondo le neuroscienze, i sogni hanno una funzione ben precisa: permetterci di consolidare le nostre memorie e tenerle impresse senza avere a che fare con la loro carica emotiva. Infatti, i ricordi che conserviamo possono essere dolorosi, traumatici o provocarci vergogna. Quando li sogniamo, facciamo i conti con questi sentimenti, al fine di poter conservare il ricordo senza dover incappare per sempre nei suoi spigoli. A volte i sogni ci permettono persino di esplorare potenziali scenari futuri così da predirne le conseguenze negative e farne fronte nella realtà. Quando siamo vicini a un compito o ad un esame e ne sogniamo i possibili esiti, cerchiamo solo disperatamente di anticipare la realtà.

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