Di Toro nuovo direttore dell’Istituto Italiano Cultura in Belgio: riscopriamo la storia della diplomazia

La diplomazia culturale rafforza i legami fra le nazioni mediante il patrimonio nelle arti, nello spettacolo, nella creatività, nelle scienze.

L’obbiettivo è quello di promuovere la comprensione dei valori di un Paese verso l’altro. Un ruolo fondamentale è in tal senso svolto dagli Istituti Italiani di Cultura.

L’istituto di Bruxelles

L’istituto di Bruxelles, che insieme agli altri attori istituzionali si rafforza nella Capitale europea su input del Governo e del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. È questo il messaggio condiviso dal Prof. Pierre Di Toro, neo-Direttore di ‘Chiara Fama’ dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, in occasione dell’evento per la sua presentazione ufficiale ospitato presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Federica Favi. “Il sistema della diplomazia culturale italiana a Bruxelles si rafforza”, Nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato diplomatici eurodeputati, media, Comites, rappresentanze associative, universitarie, culturali e artistiche italiane e belghe, sono intervenute fra gli altri, due ospiti d’onore, l’attrice e regista Laura Morante e la vincitrice del Iffa Award come miglior attrice protagonista per il 2024, Cristiana Dell’Anna.

L’evento

Laura Morante, con i suoi oltre 80 film, è notoriamente vincitrice sia di un David di Donatello che di un Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista, oltre che di un Nastro d’Argento europeo, un Ciak d’oro e un Globo d’oro. Sarà la protagonista della serata all’Istituto di cultura dedicata al suo film da regista “L’assolo”. Entrambe le attrici, dal palco hanno raccontato le loro esperienze e si sono cimentate in brevi performance.
L’evento di presentazione è stato anche l’occasione il lancio delle commemorazioni del 300° della scomparsa del grande compositore Alessandro Scarlatti, con un tributo al canto lirico italiano – iscritto nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco – del Soprano Angela Papale e del pianista Maestro Fabio Marra. La storia degli ambasciatori italiani ha radici profonde che risalgono al periodo rinascimentale, quando città-stato come Venezia, Firenze e Milano stabilirono rappresentanze diplomatiche permanenti in altre corti europee per promuovere i propri interessi commerciali e politici.

Ambasciatori

Con la nascita del Regno d’Italia nel 1861, il corpo diplomatico italiano si è strutturato in modo organico, acquisendo un ruolo cruciale nella definizione della politica estera del Paese. Durante il periodo monarchico, gli ambasciatori italiani contribuirono a consolidare alleanze strategiche, come quella con la Germania e l’Austria-Ungheria durante la Triplice Alleanza. Dopo la Seconda guerra mondiale e la transizione alla Repubblica, la diplomazia italiana si è focalizzata sulla promozione della pace, dell’integrazione europea e del multilateralismo, diventando uno dei principali attori nelle Nazioni Unite e nell’Unione Europea. Oggi gli ambasciatori italiani svolgono un ruolo chiave nella gestione delle relazioni internazionali, rappresentando gli interessi del Paese in ambiti come la sicurezza globale, il commercio internazionale, e la promozione culturale, mantenendo viva una tradizione di dialogo e negoziazione che rispecchia i valori umanistici e inclusivi della storia italiana.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.