Gli scribi dell’Antico Egitto ebbero acciacchi fisici: riscopriamo l’importanza dell’equlibrio tra vita e lavoro

Gli scribi dell’Antico Egitto soffrivano di acciacchi simili a quelli dei moderni impiegati che fanno una vita sedentaria da ufficio.

La postura scorretta e i compiti ripetitivi provocavano già allora degenerazione della colonna vertebrale, delle spalle e di varie articolazioni come quelle della mascella.

Gli scribi

La vita degli antichi scribi egizi era tutt’altro che facile. Oltre a lunghe ore di lavoro dedicate alla scrittura e alla copia di testi religiosi e amministrativi, erano soggetti a una serie di malattie professionali causate dalle posizioni assunte durante il lavoro e dalle attività svolte. Uno studio condotto su 69 resti scheletrici di scribi provenienti dalla necropoli di Abusir, risalenti al periodo compreso tra il 2700 e il 2180 a.C., ha portato alla luce interessanti informazioni sulle patologie che affliggevano questa categoria di lavoratori. Lo studio ha evidenziato diverse degenerazioni articolari che erano più frequenti negli scribi rispetto ad altri individui con occupazioni diverse. Queste alterazioni colpivano principalmente la mandibola, la clavicola destra, la parte superiore dell’omero destro, il pollice destro, la parte inferiore del femore e la colonna vertebrale, in particolare nella sua zona superiore.

Problematiche di salute

Modifiche ossee indicative di stress fisico causato da azioni ripetitive sono state osservate anche nell’omero e nell’anca sinistra. Altre anomalie tipiche degli scribi erano delle rientranze su entrambe le rotule e l’appiattimento di un osso nella parte inferiore della caviglia destra. Le malformazioni della colonna vertebrale e delle spalle sono state associate alla posizione assunta dagli scribi durante il lavoro, che prevedeva lunghe ore seduti a gambe incrociate, con la testa china in avanti e senza supporto per le braccia. Questa postura forzata avrebbe causato una compressione della colonna vertebrale e un sovraccarico delle spalle. Le alterazioni di ginocchia e caviglie potrebbero essere riconducibili all’abitudine di sedersi con la gamba sinistra in posizione inginocchiata o incrociata e la gamba destra piegata con il ginocchio rivolto verso l’alto. Questa posizione, documentata da statue e disegni dell’epoca, avrebbe causato una pressione anomala su queste articolazioni.

Equilibrio

Nella società egizia, la vita era scandita da un ritmo ben preciso, dettato dalle attività agricole e dalle ricorrenze religiose. La maggior parte della popolazione era impegnata in lavori manuali, spesso faticosi e ripetitivi. La giornata lavorativa era lunga, con poche pause e scarso tempo libero. Nel mondo odierno, l’equilibrio tra vita privata e lavoro è diventato una sfida sempre più complessa. La globalizzazione, l’aumento della competitività e l’avvento delle nuove tecnologie hanno portato ad un’accelerazione del ritmo di vita, aumentando del carico di lavoro e spesso sacrificando tempo libero e relazioni sociali. Lo stress, l’ansia e il burnout sono diventati problemi sempre più frequenti. Negli ultimi anni è però cresciuta anche la consapevolezza dell’importanza di un sano equilibrio tra vita privata e lavoro. Diverse aziende e organizzazioni stanno promuovendo politiche di work-life balance, che offrono ai dipendenti maggiore flessibilità e autonomia nella gestione del proprio tempo e della propria vita familiare

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