I cinque momenti chiave della conquista crociata in Terrasanta e le loro conseguenze

Il fenomeno delle crociate in Terrasanta spiegato in cinque passaggi. 

I crociati sono sempre stati una parte della storia medievale molto affascinante. Le crociate sono spedizioni armate che riuniscono i cristiani al fine di riconquistare i luoghi sacri della cristianità. Andiamo a scoprire in cinque passaggi come è nato il concetto di crociata e come si sono evoluti gli avvenimenti storici introno ad esso.

1. Il pellegrinaggio

Uno degli aspetti più significativi del rinnovamento religioso dell’XI secolo è la crescente diffusione del pellegrinaggio nei luoghi sacri della cristianità. I luoghi dove il pellegrinaggio è più diffuso sono Roma, dove si trova il sepolcro degli apostoli Pietro e Paolo, Gerusalemme, dove vi è il sepolcro di Cristo e Santiago di Compostele, dove si ritiene sia stato sepolto l’apostolo Giacomo. Si diffonde in seguito anche un pellegrinaggio armato, soprattutto al fine di reclutare uomini per la reconquista spagnola ai danni degli infedeli. Il papa non era nuovo concedere, a coloro che partecipano a questi pellegrinaggi armati, l’indulgenza cioè una cancellazione dei peccati.

2. La prima crociata

Il pellegrinaggio armato assume dimensioni importanti al momento che è indirizzato verso la liberazione della Terrasanta, i luoghi in cui è nato e cresciuto Cristo, dominata ormai dalla dinastia turca dei selgiuchidi. L’esortazione a partecipare a questa prima crociata arriva direttamente dal papa Urbano II, a conclusione del concilio di Clermont: è così che nel 1096 viene organizzata la spedizione armata. Lo scopo di questa spedizione è dunque quello di riprendere il controllo di Gerusalemme, del Santo Sepolcro e di tutta la Terrasanta. La spedizione armata, che raccoglie alcuni dei maggiori esponenti dell’aristocrazia normanna e francese, ha successo e, dopo aver espugnato varie città mediorientali, l’esercito crociato conquista Gerusalemme.

3. I regni cristiani in Terrasanta e gli ordini monastici militari

Nei territori conquistati vengono costituiti vari regni cristiani: quello in Terrasanta è affidato a Goffredo di Buglione, che  si elegge “difensore del Santo Sepolcro”, il principato di Antiochia, assegnato a Boemondo di Taranto, la contea di Edessa, affidata a Baldovino di Boulogne e la contea di Triplo, conquistata da Raimondo di Tolosa. Contemporaneamente  vengono istituiti degli  ordini monastici militari, come i cavalieri del Santo Sepolcro, gli Ospedalieri di San Giovanni e infine i Templari, con il compito di difendere i luoghi sacri della cristianità e proteggere i pellegrini. I  cavalieri di questi ordini sono sottoposti a disciplina monastica  e devono osservare i voti di povertà, castità, obbedienza e quello di difendere la cristianità con le armi.

4. La reazione musulmana

I regni cristiani non sono in grado di resistere a lungo però, in quanto si trovano a dover fronteggiare una reazione musulmana. Essa è organizzata da una nuova potenza islamica tra Egitto e Siria sotto il dominio del sultano Saladino, che progressivamente riconquista tutti i territori cristiani fino a conquistare Gerusalemme nel 1187. Saladino consente però ai pellegrini cristiani di continuare ad accedere a Gerusalemme, ma l’evento riscuote molto eco in Occidente, dove si pensa già a preparare altre crociate che si rivelano però fallimentari. La riconquista musulmana di Acri bel 1291, segna la fine della presenza crociata in Oriente.

5. La crociata non religiosa dei veneziani verso Bisanzio

Possiamo affermare che le crociate non si nutrono solo di ideali religiosi, ma offrono anche occasioni di arricchimento. Sono soprattutto gli interessi dei mercanti italiani a colpire ad un certo punto l’impero bizantino. I veneziani infatti offrono ai crociati radunati a Venezia nel 1202 di trasportarli in Terrasanta in cambio di una spedizione contro Costantinopoli. La città è così presa e saccheggiata nel 1204. Ma successivamente, anziché puntare Gerusalemme i crociati si spartiscono con i veneziani i territori dell’impero bizantino, dando vita ad un nuovo “impero latino d’Oriente”, che dura  circa un sessantennio,  prima che si riesca nuovamente a riaffermarsi la potenza imperiale bizantina.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.