Il canto d’amore degli animali: ecco qual è il massimo esempio medievale

Nel Medioevo esistevano bestiari, trattati di dottrina cristiana, basati sulla simbologia cristiana: ecco la loro l’importanza.

Il canto è stato utilizzato come strumento per esprimere l’amore verso le donne amate: in versi e in prosa i bestiari raccontano, in simbologia erotica, il desiderio attraverso gli animali.

Uno studio su Science: le cornacchie

Uno studio su Science ha dimostrato che le cornacchie possono contare ad alta voce, come fanno i bambini piccoli. In laboratorio, le cornacchie sono state addestrate a collegare un’immagine o un suono a un numero di vocalizzazioni (da 1 a 4) e a segnalare la fine del conteggio battendo lo schermo con il becco. La maggior parte delle cornacchie ha risposto correttamente, mostrando una capacità numerica simile a quella umana e suggerendo un potenziale primo passo evolutivo verso le abilità matematiche.

I Bestiari nel Medioevo

I bestiari medievali rappresentano una straordinaria fusione di conoscenze naturalistiche, simbolismo religioso e didattica morale, riflettendo la complessità del pensiero medievale. Questi manoscritti, prodotti principalmente tra il XII e il XIII secolo, offrono un affascinante quadro del rapporto tra l’uomo medievale e il mondo naturale. Le origini dei bestiari medievali risalgono a opere classiche di autori come Plinio il Vecchio e Aristotele. Tuttavia, la loro evoluzione è segnata dalla creazione del “Physiologus“, un testo che fondeva osservazioni naturalistiche con insegnamenti cristiani.
La struttura dei bestiari medievali è organizzata in voci dedicate a singoli animali: comprende una descrizione fisica, un comportamento attribuito e una interpretazione simbolica. Attraverso l’analisi di esempi specifici, si esplora come gli animali, sia reali che fantastici, vengano rappresentati e quali significati simbolici e morali siano loro attribuiti. Ad esempio, il leone è spesso simbolo di Cristo, mentre il serpente rappresenta il diavolo.

Il simbolismo

Il simbolismo nei bestiari è profondo e complesso. Gli animali sono utilizzati per rappresentare virtù, vizi e concetti teologici, riflettendo le preoccupazioni morali e spirituali del Medioevo. Il leone può simboleggiare la regalità e la resurrezione di Cristo, mentre il serpente è visto come un’incarnazione del male e della tentazione. Questi simboli derivano da una combinazione di fonti bibliche, patristiche e popolari, che conferiscono ai bestiari una ricca dimensione allegorica. I bestiari medievali non erano semplicemente testi di curiosità zoologica, ma veri e propri strumenti pedagogici. Utilizzati nei monasteri e nelle corti, essi servivano per insegnare lezioni morali e religiose attraverso il mondo naturale. Ogni descrizione animale era accompagnata da un’esegesi morale che esortava i lettori a riflettere sulla propria condotta e a perseguire una vita virtuosa. Questa funzione didattica si inserisce nella tradizione dell’exemplum medievale, dove storie esemplari venivano utilizzate per trasmettere insegnamenti etici.

Il canto

In questo contesto, il Bestiario d’Amore di Richard de Fournival emerge come un’opera unica e affascinante. Scritto nel XIII secolo, il Bestiario d’Amore combina la tradizione del bestiario con la letteratura cortese, utilizzando descrizioni di animali per esplorare le dinamiche dell’amore cavalleresco. Fournival utilizza la metafora animale per esprimere i complessi sentimenti e le sfide dell’amore, creando un parallelo tra le caratteristiche degli animali e le emozioni umane. Questo approccio innovativo arricchisce il panorama della letteratura medievale, offrendo un nuovo modo di comprendere l’interazione tra natura e cultura. Il Bestiario d’Amore di Fournival non si limita a descrivere gli animali in termini simbolici, ma li intreccia con racconti di amore e desiderio, creando una narrazione che è allo stesso tempo poetica e didattica. Questo testo riflette la capacità della letteratura medievale di utilizzare il mondo naturale per esplorare temi universali, dimostrando come i bestiari possano essere adattati a diversi contesti culturali e letterari. Fondamentale, in questo contesto, il canto: Richard intreccia, come una sorta di climax, una serie di animali quali il gallo, l’asino, il lupo, il grillo e il cigno che simboleggiano metaforicamente, il canto d’amore per una donna che non ricambia.

 

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