Il 2018 è ormai da un paio di settimane alle spalle, ma i dati più recenti, riportati il 12 settembre 2018 dall’ International Agency for Research on Cancer dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, parlano chiaro: nell’ultimo anno 18.1 milioni di persone sono state affette da cancro. Una tendenza sempre più in crescita che si esprime in un uomo ogni cinque, una donna ogni sei.
E’ in un contesto come questo, nel quale l’incidenza di tumori aumenta repentinamente, che la ricerca di cure efficaci e non invasive assume un ruolo sempre più significativo. Attraverso la disponibilità dei nuovi farmaci immunoterapici e a bersaglio molecolare, alla competenza dei medici e di tutti i ricercatori, l’Italia, come riporta la Fondazione Veronesi, si dimostra uno dei migliori Paesi in Europa per la cura dei tumori.
E’ a questo punto necessario e motivo di orgoglio far conoscere il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, un vero gioiello, emblema delle straordinarie applicazioni della fisica in ambito medico.
Radioterapia e Adroterapia: analogie e differenze.
Una delle nuovissime armi a disposizione per la cura del cancro è l’ adroterapia o ‘terapia con adroni’, una tecnica avanzatissima che in termini di efficacia, tollerabilità e sicurezza si distingue dalla radioterapia classica. Se vi si deposita una dose di radiazione sufficientemente elevata, a livello teorico, qualsiasi tessuto può essere distrutto. La radioterapia consiste nell’irraggiamento di cellule tumorali con radiazioni ionizzanti, cioè radiazioni elettromagnetiche in grado di produrre una ionizzazione, o eccitazione, degli atomi delle cellule del tumore, così da generare danni alla struttura chimica della materia attraversata. Proprio come la radioterapia anche l’adroterapia si fonda sull’accelerazione di particelle verso il tumore, così che l’energia depositata abbia un effetto distruttivo sul tessuto.
Ciò che distingue le due tecniche è la natura delle particelle accelerate. Diversamente dalla radioterapia che sfrutta, per l’emissione di radiazioni, l’accelerazione di elettroni e fotoni, l’adroterapia si caratterizza per l’accelerazione di adroni, quindi particelle cariche pesanti, come protoni e ioni, ottenuti strappando, per esempio con una scarica elettrica, l’unico elettrone dell’atomo di idrogeno. E’ proprio questa differenza che apre a una nuova dimensione della radioterapia classica e ne costituisce la novità.
Quali sono i vantaggi dell’adroterapia?
I protoni e gli ioni accelerati utilizzati dall’adroterapia, rispetto agli elettroni, conservano la loro energia senza dissiparla durante il moto. Questa caratteristica non solo permette loro di raggiungere tessuti più profondi, ma permette anche maggiore precisione e accuratezza nel dosaggio delle radiazioni. Per queste ragioni l’adroterapia è particolarmente indicata non solo per il trattamento di tumori inoperabili chirurgicamente, ma anche contro i tumori radioresistenti, ossia quei tumori che per il loro comportamento biologico sono curabili con minori probabilità dalla radioterapia convenzionale.
Il CNAO di Pavia
Il centro CNAO di Pavia è l’unico centro duale italiano, in grado cioè di effettuare l’adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio, grazie al suo sofisticato acceleratore di particelle: il sincrotrone. Attualmente nel mondo sono solo sei i centri come il CNAO, e si trovano in Giappone, Cina, Germania e Austria.
Il primo tumore trattato al CNAO è stato un condrosarcoma situato alla base del cranio di un paziente, il 22 settembre 2011, quando il centro operava in via sperimentale. Nel gennaio 2014 è stata conclusa la fase di sperimentazione clinica e il centro ha iniziato a operare a pieno regime. A oggi i pazienti trattati sono stati più di 1600. Da marzo 2017 l’adroterapia è stata ufficialmente inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per determinate patologie oncologiche e sta diventando una terapia di riferimento in Italia e nel mondo. In modo particolare le patologie inserite nei LEA e trattate al CNAO sono le seguenti:
- Tumori orbitari e periorbitari, incluso il melanoma oculare
- Tumori del tronco encefalico e del midollo spinale
- Meningiomi intracranici in sedi critiche
- Carcinomi adenoideo-cistici delle ghiandole salivari
- Cordomi e condrosarcomi della base del cranio e del rachide
- Tumori solidi pediatrici
- Tumori in pazienti affetti da sindromi genetiche
- Sarcomi, inclusi osteosarcomi e condrosarcomi
- Recidive di tumori già sottoposti a radioterapia
Altre patologie che posso essere trattate al CNAO secondo quanto previsto dai protocolli terapeutici in corso sono:
- Tumori al pancreas
- Tumori al fegato
- Tumori della prostata ad alto rischio
- Recidive di tumori del retto
- Tumori cerebrali
Il sito web del centro CNAO per ricevere maggiori informazioni è il seguente:
https://fondazionecnao.it/it/
-Daniel Ghirardi