Ecco 3 motivazioni per cui paragonare il pass europeo ad una stretta limitazione delle libertà, è inconcepibile (e anche parecchio stupido).
Prima inneggiavano al Duce quando si parlava di immigrazione clandestina e di globalizzazione. Poi accusano le istituzioni di adottare misure, secondo il loro punto di vista, repressive. Ovviamente non tutti i manifestanti la pensano così, e tra di loro ci sono persone che hanno davvero un motivo valido per scendere in piazza.
Non esiste alcuna persecuzione nei confronti dei ‘no-vax’
Teoria piuttosto vaga, e carente di logica, è quella del parallelismo tra chi ripudia il vaccino e i prigionieri dei campi di concentramento. Non è stato raro trovare robe simili tra chi era presente alle manifestazioni dei giorni precedenti. A Roma ad esempio, due ragazzi si sono addirittura travestiti da deportati, scrivendo sulla stella “NO VAX”.
Le loro ragioni sarebbero da attribuire al fatto che i no vax/no Green Pass si sentano discriminati in qualche modo. Ma come abbiamo visto, siamo ben lontani dal fare paragoni simili. Tanto per cominciare, nessuno ha vietato la loro libertà di espressione, sempre nel rispetto della decenza. Chi è contrario al Green Pass, ha ancora la possibilità di formulare la propria opinione. Anche appunto, ricorrendo alle contestazioni. Il fatto che non si sentano tutelati la si può tuttavia vedere nei luoghi dove il loro ingresso, tra una settimana, sarà vietata. Una ingiustizia che va combattuta in tutti i modi! Salvo che tutto questo si ricollega a quel fantastico filone quali sono le libertà collettive. L’individualismo lasciamolo per dopo!
Il Green Pass non creerà nuovi esclusi
Riprendendo il discorso, è evidente che il problema principale del Green Pass nasce dal fatto che si creino nuove classi sociali. Quelli con il “codice” saranno più avvantaggiati di quelli senza. E per prenderlo bisognerebbe ricorrere all’ennesimo tampone in farmacia, entro le 48 ore dal viaggio che si vuole fare. Oppure, in maniera più semplice…al vaccino! Vaccinarsi è diventata ormai la soluzione. Un vaccino di cui non sappiamo gli effetti a lungo termine, e che in realtà, sembra ancora non coprire del tutto dal virus. Non ci sentiamo del tutto sicuri di conseguenza. Ecco uno dei motivi quindi per cui si è pensato del Green Pass, una sorta di lasciapassare per turisti e vita mondana.
Le esclusioni perciò non avvengono in tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana. Se sei vaccinato ti godi l’estate un po’ di più rispetto a chi non lo è. Alcuni però, prendono questa imposizione decisiva ai fini sanitari, come un atto tirannico ed assolutista. Effettivamente, chi pensa ad una cosa del genere, al liceo non deve aver avuto ottimi voti a storia. Paragonare infatti il Green Pass, documento importanti ai fini del riconoscimento, ad un numero tatuato sul polso, è oltremodo pietoso e irragionevole.
Non esiste alcun totalitarismo ai vertici governativi
Una delle tesi più battute dai complottisti è quella del governo che non è democratico. Lo so, certe decisioni prese sulle spalle dei cittadini fanno ancora oggi parecchio discutere. L’ultima ad esempio è quella delle chiusure di discoteche e altri locali.
Sì insomma, dai una notizia del genere a questi ‘conoscitori della verità’, e in men che non si dica, si grida già alla dittatura sanitaria. Ma quest’ultima, che cos’è?
Già la parola ‘dittatura’ espone dei presagi funesti, volti a dare un tocco fascista/nazista/comunista ad un iniziativa innocua quale la campagna di vaccinazione. Sottolineo INNOCUA, perché il vero totalitarismo fu quello realmente vissuto dai nostri nonni nella prima metà del Novecento. Comparare una ideologia a delle decisioni volte alla tutela del cittadino (la nostra Costituzione ne ribadisce il suo carattere primario) non rappresenta un sinonimo di chiaroveggenza o altro. Anzi, il più delle volte esprime il contrario.
Colgo l’occasione per rassicurarvi sul fatto che non esiste alcuna dittatura sanitaria. Fermo restando che personaggi come Benito Mussolini furono a favore dell’obbligo vaccinale, e che quindi partiti come Fratelli d’Italia dovrebbero essere gli ultimi a favoreggiare battaglie libertarie fasulle. Ma se siamo ancora qui per dire la nostra sull’argomento Green Pass, cosa ci lamentiamo a fare?