Iniziano le “Settimane della Cultura” nella Diocesi di Bergamo: riscopriamo il valore dell’evangelizzazione

Settimane della Cultura: al via la seconda edizione, una grande festa che coinvolge l’intero territorio della diocesi di Bergamo.

Si tratterà di un ricco programma culturale, che prevede numerosi incontri, film e laboratori per creare opere d’arte partecipata.

Espressioni dell’animo umano

Iniziano venerdì 5 aprile, e termineranno il 5 maggio le Settimane della Cultura che coinvolgono l’intero territorio della Diocesi di Bergamo. Tantissimi appuntamenti, incontri, dibattiti e laboratori, che rappresenteranno grandi occasioni di incontro di apertura delle porte al pubblico. La prima edizione della Settimana della Cultura è stata una meravigliosa festa condivisa  che ha coinvolto l’intero territorio della diocesi e ha visto la partecipazione di tantissime realtà, con oltre 200 iniziative rivolte a tutti. Per quest’anno dunque l’idea di base che ha animato la precedente edizione rimane dunque invariata. Si tratta di una proposta certamente interessante per far risuonare, in contemporanea, tutte insieme queste espressioni dell’animo umano, che troppo spesso nella società contemporanea vengono soffocate e represse in molteplici contesti.

Obiettivi

Da un comunicato ufficiale si apprende come uno degli obiettivi primari sia la valorizzazione di tutte le esperienze culturali delle comunità parrocchiali, degli istituti Religiosi e delle associazioni laicali, offrendo loro un ruolo centrale, da autentiche protagoniste. In questa prospettiva si cercherà attraverso i diversi mezzi di comunicazione diocesani, di sostenre un racconto appassionato e vivace del prezioso contributo di queste esperienze culturali, sostenute dalla Chiesa di Bergamo, e in particolare a quel compito urgente che attende oggi il suo ministero: mettere di nuovo in dialogo il Vangelo con la cultura contemporanea, la fede con la storia e la vita del nostro tempo. Una valida opportunità di dialogo e confronto, ma anche per esprimere e condividere i propri talenti e le proprie inclinazioni.

Cirillo e Metodio

Nati intorno alla fine del IX secolo, Cirillo e Metodio hanno compiuto un’opera missionaria straordinaria tra i popoli slavi dell’Europa orientale. Il loro contributo principale fu la creazione dell’alfabeto glagolitico, un sistema di scrittura appositamente progettato per la lingua slava. Questo alfabeto ha avuto un’enorme importanza nella diffusione della cultura e della religione cristiana  tra i popoli slavi. Grazie a Cirillo e Metodio, la Bibbia e altri testi religiosi sono stati tradotti nelle lingue slave, consentendo ai popoli slavi di avere accesso alla loro fede in un linguaggio comprensibile. L’opera di Cirillo e Metodio ha avuto un impatto duraturo sulla cultura, sull’alfabetizzazione e sulla religione dei popoli slavi, influenzando profondamente lo sviluppo delle loro identità culturali.

 

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