Le donne tra letteratura e realtà: ecco come le raccontano Ludovico Ariosto e Ornella Vanoni

Fino a che punto la costruzione di un personaggio femminile resta un fatto meramente letterario? Scopriamolo con una canzone di Ornella Vanoni. 

Ariosto inserisce nel suo poema una rassegna di figure femminili, scelta innovativa in cui cerca di esaurire i prototipi dell’altro sesso. Quanto sono diverse le caratteristiche dei suoi personaggi da quelle che oggi si prediligono in una donna? Vediamolo insieme.

La questione femminile nell’Orlando Furioso

     Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto […]

“Donne” è la parola che apre l’Orlando Furioso, e sottolinea il forte rilievo che queste assumono durante l’intero svolgersi della narrazione. La questione femminile tuttavia viene trattata in maniera ambivalente, alternando elogio e denigrazione del genere opposto.

Come costruire tali personaggi? L’autore si domanda proprio questo. E’ chiaro che, per dare vita ad un personaggio credibile ed esaustivo, appartenente al genere femminile, sia necessario risolvere a monte un problema conoscitivo: qual è la vera natura della donna? La risposta risulta incompleta e a volte incoerente.

Angelica, tra i protagonisti del poema, assume comportamenti capricciosi e imprevedibili che contribuiscono ad alimentare le oscillazioni di giudizio sulle donne. La fuga della ragazza non costituisce soltanto l’evento capitale della tragedia privata di un personaggio, ma l’exemplum che serve di volta in volta per riaccendere il dibattito sul tema della presunta incostanza femminile.

L’oggetto del desiderio

Angelica però, essendo l’oggetto del desiderio, da cui muove l’intera azione, possiede un tratto beffardo ed elusivo connaturato alla strumentalizzazione del personaggio, che permette di posticipare costantemente il momento di stasi, prolungando la narrazione.

Possiamo dire quindi che la sua natura non è plausibile e coerente con un attento studio effettuato da Ariosto, ma funzionale alla trama. La natura inafferrabile della donna è legata strettamente ad un gioco di sfida, che mantiene tutti i personaggi, per di più giovani cavalieri, attivi.

Cos’altro mantiene alta l’attenzione dei cavalieri e fa sì che siano in continuo movimento? Semplice, altri oggetti del desiderio, tra cui si annovera Angelica con un interessante primo posto nella piramide.

Resa da Ariosto “sembiante”, “parvenza”, “imago”, poiché il desiderio dei cavalieri non è di raggiungere e ottenere il suo corpo ma la sua immagine, Angelica è descritta sempre tramite lo sguardo maschile.

L’autore dà voce, tra una gamma di donne innovativa per l’epoca, ad un personaggio che incarna movenze e attitudini prestabilite, ma soprattutto funzionali, come avviene per qualsiasi personaggio letterario, di conseguenza non sempre autentiche.

“Ricetta di donna”

Nel corso dei secoli, la letteratura è stata costellata da tentativi da parte degli uomini di descrivere le donne. La narrazione della figura femminile, col passare del tempo, non si è limitata al mondo fantastico, ma si respira nella quotidianità. Una narrazione in cui, alla stregua degli autori, altri hanno accuratamente selezionato movenze e attitudini, considerate indispensabili per una vera donna.

Al pari della letteratura, non avviene una “descrizione”,  oggettiva e legata a qualcosa di preesistente, che pure preclude la possibilità del discorso diretto da parte dei soggetti protagonisti, ma una vera e propria “creazione”.

Così, come avviene per i personaggi, Ornella Vanoni ci racconta che le donne per essere Donne, devono seguire attentamente una ricetta, i cui ingredienti sono stati selezionati in modo accurato da qualcun altro, e che, se presenti tutti, concorrono alla realizzazione del dolce perfetto voluto dalla società.

Deve avere l’aria
Di chi ha già vissuto
L’espressione fiera
Che non è un rifiuto
Seno quanto basta
A riempir la mano
Fianchi dove affonda
Qualunque capitano

Costano le donne costano
Più dei motori dei gioielli e delle lacrime
Ballano le donne ballano
Ma quelle vere sono rare
E non si comprano
Tu le puoi prendere ma non comprendere

Dice il talismano
Che la buona moglie
Perde con il nome
Tutte le sue voglie
Stira lava e tace
Anche orizzontale
E questa per un uomo
Sarebbe l’ideale?!

Bella non è tutto
Meglio affascinante
E una volta a letto
Dev’essere importante
Tenera e crudele
Quando è innamorata
Ma non avere miele
Per la fame di un pirata

Costano le donne costano
Più dei motori dei gioielli e delle lacrime
Ballano le donne ballano
Ma quelle vere sono rare e non ritornano
Puoi farle piangere
Ma non rimpiangere

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