L’intelligenza artificale preoccupa gli italiani: analizziamo le sfide del futuro attraverso la filosofia

Le informazioni che emergono dalle oltre 4000 interviste ci dicono che il 62% degli italiani ritiene che l’AI potrà portare “benefici all’economia”.

Quando si passa da una propsettiva generale a temi che toccano più da vicino le singole persone, come il lavoro, la tendenza si inverte improvvisimanete.

Case study

Secondo questo studio molto recente pubblicato dal”Il Sole 24 ore”, il 64% degli  intervistati confessa di ritenere che l’AI distruggerà posti di lavoro, avendo così un impatto negativo sugli individui. Si tratterebbe di un’ opinione molto diffusa soprattuto tra i più adulti. Trend che si accentua rispetto allo scorso anno: nel 2023 infatti, sempre in base ai rilevamenti effettuati dall’Osservatorio della Fondazione, quanti pensavano che l’AI avrebbe avuto impatti positivi sull’economia erano il 71%: ben il 9% in più di quest’anno. Probabilmente la maggiore diffusione dell’intelligenza artificiale anche a livello social ha contribuito a modificare questi parametri. Presente è anche un velato terrorismo psicologico, che crea difficoltà a comprendere sia i rischi che le opportunità sottese a quella che è una tecnologia così rivoluzionaria da ridefinire profondamente scenari sociali ed economici.

L’impatto ambientale

Si osserva anche la presenza di una maggioranza convinta che l’AI avrà un impatto negativo sull’ambiente, con emissioni che non saranno compensate dai vantaggi derivanti dalla sua implementazione (61% degli intervistati), o addirittura per chi vi vede un pericolo per la democrazia (68% del totale). Due delle tematiche che spesso non associamo all’intelligenza artificiale sono legate alla tutela dell’ambiente e della costituzione. L’ intelligenza artificiale richiede notevoli risorse computazionali e può portare a un aumento del consumo di energia elettrica, specialmente se non vengono utilizzati sistemi di alimentazione sostenibile. L’IA richiede inoltre l’uso di hardware sofisticato come server, processori e sensori, il che può contribuire alla produzione di rifiuti elettronici, che andrebbero riciclati correttamente. Ci sono ovviamente anche implicazioni positive e l’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sull’ambiente sarà enormemente determinato dall’uomo. Riguardo alla costituzione e al tema politico, l’intelligenza artificiale sarà già utilizzata per le prossime elezioni presidenziali americane.

Filosofia e intelligenza artificiale

La filosofia svolge un ruolo chiave nello sviluppo di principi etici per la progettazione, lo sviluppo e l’uso dell’IA. Questo include la discussione su come garantire la responsabilità e la trasparenza nei sistemi di IA, la protezione della privacy e dei diritti umani, e le discriminazioni algoritmiche di ogni genere. la filosofia fornisce una cornice concettuale per comprendere le implicazioni etiche, epistemologiche e ontologiche dell’IA. Il rapporto trova uomo e macchina è stato lungamente analizzato dai filosofi, anche prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale. Tra tutti Heidegger, che affronta la questione dell’essenza della tecnologia e il suo impatto sulla nostra comprensione del mondo e di noi stessi. Occorrerebbe dunque un forte legame con la politica, affinché i principi etici possono trovare una reale applicazione. Solo attraverso il dialogo con la politica questo potrebbe essere possibile.

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