L’Istituto italiano di Cultura di Istanbul ha fondato una casa editrice che pubblica edizioni in lingua turca e italiana, di libri su temi relativi all’arte e alla letteratura.
L’obiettivo principale è quello di promuovere la lingua e la cultura italiana attraverso l’edizione di libri ed altre opere letterarie, cataloghi di mostre, pubblicazioni, in doppia lingua italiano-turco.
L’inizaitva culturale
La condizione principale però è che le attività realizzate dall’Istituto italiano di Cultura abbiano attinenza con la Direzione Generale per la promozione del sistema paese in Turchia. Nel 2021 è stato realizzato un volume che raccoglie gli atti dell’ XI convegno sulle missioni archeologiche italiane in Turchia. Si tratta di una operazione di diplomazia culturale che affianca l’Ambasciata italiana ad Ankara e il Consolato Generale a Istanbul nel settore della promozione culturale e linguistica, fiore all’occhiello della cultura italiana. Già nel 2021, l’Istituto italiano di Cultura di Istanbul aveva pubblicato una raccolta in turco e italiano, in occasione del settecentesimo anniversario dantesco. La casa editrice è accreditata presso il locale Ministero della Cultura e Turismo e ogni volume ha una tiratura iniziale di circa 200 copie per la prima edizione. I libri non sono in vendita, vengono inviati a varie istituzioni di ricerca, scuole e università ma sono anche liberamente consultabili da tutti in modalità online tramite il sito web dell’Istituto oppure di persona, per chi abita a Istanbul o visita la città, recandosi alla biblioteca del centro culturale italiano. Dopo l’uscita del primo volume sulle missioni archeologiche dell’Italia in Turchia, in un anno, sono stati pubblicati altri due libri: ”In Cammino con Dante – Dante e l’Oriente”, in collaborazione con il Dipartimento di italianistica dell’Università di Ankara.
Pasolini e la Turchia
Il secondo di questi libri, il cui obiettivo è stabilire connessioni tra la storia e la cultura italiana e quella turca è intitolato: ”La Cappadocia di Pasolini: visioni e riflessioni di un regista”. Vi sono accolte le fotografie scattate da Mario Tursi sul set del film ”Medea”con Maria Callas del 1969, girato da Pier Paolo Pasolini nella regione turca della Cappadocia. La prossima uscita è invece prevista in occasione degli Italian Design Days in Turchia, si intitola ‘Storie di architetti italiani’ e riguarda le vicende dibattito architettonico internazionale nel XX e nel XXI secolo. Al centro del dibattito vi sono le pratiche, le ricerche di architetti e istituzioni museali italiane. Salvatore Schirmo, creatore della casa editrice già nel 2021, a proposito del progetto che sta curando, ha affermato come attraverso queste pubblicazioni venga offerto uno strumento assente in precedenza, che ha risposto alle esigenze di un pubblico variegato, incluso quello accademico, di approfondimento, formazione e informazione. Stabilire delle connessioni culturali e portare all’estero le grandi opere italiane è qualcosa di ben radicato nella storia, ma che a maggior ragione oggi come in passato, necessita di iniziative editoriali che possano riportare in voga i grandi classici italiani, offrendo una prospettiva contemporanea e moderna che è certamente presente in questi progetti, anche attraverso la realizzazione di audiolibri.
La Turchia italiana: Garibaldi e De Amicis
Il 17 Maggio del 1863 nacque presso Istanbul la Società operaia di mutuo soccorso, un riferimento culturale per testimoniare la presenza italiana ad Istanbul. Si tratta di una presenza più che millenaria se si pensa ai tantissimi punti di contatto tra l’Italia e la Turchia. Dalle colonie delle repubbliche marinare e alle tracce presenti nella toponomastica e negli edifici della città. Il primo presidente della società è stato Giuseppe Garibaldi con Giuseppe Mazzini presidente onorario. Garibaldi soggiornò a Istanbul dal 1828 al 1831, ha insegnato francese e vissuto a Istanbul, dove fu in contatto con gli esuli italiani fu decisivo per la sua formazione politica. Oggi quella che fu la dimora di un personaggio illustre come Garibaldi, è diventata un luogo di storia e cultura, nonchè sede della Società Operaia Italiana a Istanbul; ovvero un importante punto di riferimento per gli italiani che vivono in città. Un altro celebre italiano che vide associato il suo nome alla Turchia fu Edmondo De Amicis, noto per il suo libro per l’infanzia “Cuore”. In un altra opera denominata “Constantinopoli”, uscita nel 1877, lo scrittore ligure, sotto le vesti del moderno reporter, offre una nuova prospettiva, grazie alle preziose impressioni di viaggio e alla descrizione degli abitanti. Fu definito dallo scrittore turco Orhan Pamuk come il miglior libro scritto su Istanbul nel diciannovesimo secolo.