La nuova versione della console Nintendo in favore della portabilità e del prezzo aggressivo perderà alcune funzioni dei suoi Joy-Con.
Il 10 Luglio è stato un giorno importante per i fan di Nintendo: è stata annunciata una nuova versione di Switch, la console flagship della casa di Mario, Donkey Kong e i Pokémon: Nintendo Switch Lite. Erano anni che i fan aspettavano questo annuncio, in particolare quelli affezionati al settore portatile di Nintendo. In effetti la famiglia 3ds è ormai giunta al capolinea. Con Switch a più di 300€ molti utenti volevano una console che costasse meno ma che fosse Nintendo, così da garantirgli l’accesso alle saghe esclusive (The Legend of Zelda, Mario, Pokémon e via dicendo).
La nuova console, disponibile dal 20 Settembre 2019, si presenta in tre colori diversi – gialla, turquise e grigia. Il display è più piccolo (si scende a 5.5″). La console diventa anche più compatta (sia in altezza che in larghezza, solo lo spessore resta uguale) e più leggera. Aumenta l’autonomia di circa mezz’ora e aumenta la luminisità massima del display.
In favore della riduzione delle dimensioni, essendo un console nata per coprire la fetta di mercato che aveva la famiglia 3ds, si sono perse alcune caratteristiche. Non è possibile connettere la console alla tv tramite dock, nonostante il connettore sia sempre usb tipo c. I Joy-Con, ossia i joystick “tuttofare” della versione originale, diventano integrati con il corpo della console, per risparmiare spazio, e non avranno l’HD rumble e l’ “IR motion camera”. Se si vuole giocare a giochi “attivi” come “1,2 switch”, si avrà bisogno di comprare un’ altra coppia di Joy-Con tradizionali.
Sembra che rimarranno accelerometro e giroscopio, ma di certo, non essendo estraibili saranno ben più limitati dei classici Joy-Con.
Ora un dubbio sorge spontaneo: come funzionano questi Joy-Con?
Joy-Con – componente 1 – Accelerometro
Sono stati citati tanti componenti all’interno dei Joy-Con. Risulta quindi interessante vedere ogni singolo componente.
L’accelerometro è un sensore in grado di rilevare l’accelerazione, sfruttando la forza e la massa dell’oggetto. In generale si rileva l’inerzia, cioè la tendenza di un corpo a conservare il suo stato di quiete, di una massa e si pone sopra un elemento elastico. Infine il trasduttore traduce questi spostamenti in un segnale elettrico, che viene poi elaborato.
Esistono vari tra cui gli accelerometri:
- Estensimetrici: si basano su un estensimetro, cioè su un sensore che misura l’allungamento/accorciamento di una resistenza (per più informazioni sugli estensimetro rimando al mio articolo a riguardo https://www.ilsuperuovo.it/gli-estensimetri-ora-pure-sulle-unghie-dei-pazienti/).
- Piezoresistivi: sono indentici agli estensimetrici, solo che vengono utilizzati materiali piezoresistivi. Presentano migliori prestazioni in generale ma come contro hanno una minore stabilità all’aumento della temperatura.
- Piezoelettrici: sfruttano un cristallo piezoelettrico. Un cristallo piezoelettrico è un materiale in grado di produrre un segnale elettrico proporzionale alla compressione. Misurando la compressione del cristallo, si ricava la forza e da lì, conoscendo la massa dell’elemento che si comprime sul cristallo, si ricava l’accelerazione tramite la formula F=m*a.
Joy Con – componente 2 – Giroscopio
Il giroscopio è il componente che permette di calcolare le variazioni di velocità angolare e di conseguenza dell’inclinazione del Joy-Con. Se quindi si dovesse puntare verso un nemico in “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” il giroscopio farebbe il suo lavoro, capendo come si ruota il dispositivo. In generale si ottiene questo risultato in diversi modi: i primi inventati sono i giroscopi meccanici che si basano sulla conservazione del momento angolare.
I giroscopi MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) si basano invece sull’accelerazione di Coriolis. Sono masse vibranti che usano le accelerazioni di inerzia date da un sistema non inerziale, ad esempio rotante a velocità Ω rispetto ad un sistema di riferimento inerziale. In questo caso, e rispetto a quest’ultimo sistema di riferimento, si nota un’accelerazione che non è altro che l’accelerazione di Coriolis.
Per visualizzare il concetto dietro l’accelerazioni di Coriolis basti pensare al classico esempio della mongolfiera o dell’aereo che si usa alle superiori: un areo vola verso nord. La Terra però nel frattempo ruota su se stessa, quindi l’aereo riceverà un’accelerazione dovuta alla rotazione del pianeta.
Joy Con – componente 3 – IR Motion Camera
Sotto il Joy Con destro c’è una videocamera a infrarossi: il suo scopo è rilevare i movimenti e la posizione di un corpo, per esempio di una mano. Lo fa tramite due videocamere una vicino all’altra per la profondità e per non essere dipendenti dalla luminosità si usa l’infrarosso. I corpi, infatti, emettono radiazione elettromagnetica in base al calore che hanno. Riesce quindi a individuare i corpi alla temperatura di un essere umano e ne prende il movimento.
Joy Con – componente 3 – HD Rumble
Infine c’è l’HD rumble. Attualmente è riconosciuto come il miglior sistema di feedback aptico in circolazione. Questo perché solitamente frequenza e intensità della vibrazione nei gamepad sono unite. Invece in questo caso vengono separate. Non solo: tali vibrazioni vengono combinate con dei suoni per dare un effetto ancora più realistico.
Samuele Tozzi